31 Gen Presentato il Progetto “Sapori e Saperi Bio”, un nuovo modo di fare agricoltura
Nell’accogliente atmosfera dell’agriturismo GB Agricola – Casa Barbato di Montoro (AV) il Gruppo Operativo “Terra Viva” ha presentato nella Focus 3A della Misura 16.1 az.2 del programma di Sviluppo Rurale (PSR) Regione Campnia 2014/2020, il Progetto Operativo di Innovazione (POI) denominato “Sapori e Saperi Bio” (Sa.Sa.Bi).
L’investimento del progetto di 418mila euro è finanziato al 100% a fondo perduto dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). L’obiettivo principale perseguito dalla Misura 16.1 az.2 del PSR è il trasferimento dell’innovazione.
Oltre al capofila del progetto, l’Organizzazione di Produttori “Solco Maggiore”, rappresentata dal Presidente Francesco Rispoli e dal Direttore Antonio Vocca, gli altri cinque partners presenti erano: il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Salerno (DIIN) rappresentato dalla prof.ssa Donatella Albanese, l’azienda agricola GB Agricola srl di Montoro (AV), l’azienda agricola Albunia Farm di Roberto Albunia di Eboli (SA), l’azienda agricola “I Sapori del Vesuvio” srl di Somma Vesuviana (NA), Pin Service srl società di consulenza nell’ambito delle certificazioni di qualità.
La Banca Di Credito Cooperativo di Aquara, rappresentata dal suo Direttore Generale Antonio Marino, sarà vicina alla filiera agro industriale, accompagnandola con la fornitura dei propri servizi nella realizzazione del progetto.
La direzione scientifica del progetto è stata affidata alla prof.ssa Marisa Di Matteo, insigne ricercatrice in tecnologie degli alimenti di livello internazionale. “L’intento del progetto è dare una serie di risposte – ha dichiarato la Di Matteo – per una maggiore valorizzazione delle produzioni agricole. Le motivazioni che ci hanno indotto a questa scelta è stato avere dei prodotti innovativi che potessero andare incontro alle esigenze di un consumatore più attento alla salute e più sensibile ai problemi ambientali.”
Gli obiettivi e le finalità del progetto consistono nell’utilizzo dell’esubero (non scarto) di ortaggi freschi certificati, trasformato in confetture, succhi, conserve, essiccati con sistemi idonei a preservarne sia il controllato valore nutrizionale e nutraceutico (antiossidanti, antinfiammatori, antitumorali), sia la vita commerciale che, per alcuni prodotti, viene ottenuta esclusivamente con metodi naturali.
In sintesi, il progetto intende far crescere la competitività dei prodotti agricoli attraverso una innovativa attività di preparazione di beni funzionali, ritenuta strategica per l’implementazione delle vendite ad elevata marginalità.
La OP Solco Maggiore, in qualità di soggetto capofila, ha fortemente impresso il proprio valore identitario attraverso l’esaltazione della autentica bellezza del paesaggio campano e la scelta del metodo produttivo, ha deciso di svolgere in pienezza la sua funzione sociale e relazionale con le realtà ad essa connessi (imprese, consumatori, ricercatori, professioni, mercati, ecc.), ha orientato il proprio impegno verso la costruzione di una nuova “etica”, non solo produttiva.
A conclusione della conferenza stampa di presentazione del progetto, il padrone di casa di GB Agricola, Nicola Barbato, ha deliziato gli ospiti con alcuni gustosi prodotti del suo agriturismo: una degustazione di varie tipologie di pizze realizzate rigorosamente con prodotti bio, delle succulente patate con salsiccia e funghi e un delizioso piatto di maltagliati alla genovese, senza dimenticare un ottimo dolce. Ovviamente, rispettando la filosofia di OP Solco Maggiore, tutti prodotti a chilometro zero.
Fonte: https://casertaweb.com/